domenica 7 marzo 2010

Interpretazioni ( de li decreti e d'altro ancora)

Li soprani der monno vecchio

C’era una volta un Re cche ddar palazzo
mannò ffora a li popoli st’editto:
- Io so’ io, e vvoi nun zete un cazzo,
sori vassalli bbuggiaroni, e zzitto.

Io fo ddritto lo storto e storto er dritto:
pozzo vénneve a ttutti a un tant’er mazzo:
Io, si vve fo impiccà, nun ve strapazzo,
ché la vita e la robba Io ve l’affitto.

Chi abbita a sto monno senza er titolo
o dde Papa, o dde Re, o dd’Imperatore,
quello nun pò avé mmai vosce in capitolo -.

Co st’editto annò er boja pe ccuriero,
interroganno tutti in zur tenore;
e, arisposero tutti: E’ vvero, è vvero.

(Giuseppe Gioacchino Belli- 1832)
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Traduzione

I sovrani del mondo vecchio
C’era una volta un Re che dal palazzo
emanò ai popoli quest’editto:
- Io sono io, e voi non siete un cazzo,
signori vassalli imbroglioni, e state zitti.

Io rendo diritto lo storto e storto il diritto:
posso vendervi tutti a un tanto al mazzo:
Io, se vi faccio impiccare, non vi faccio un torto,
perché la vita e la roba Io ve le do in affitto.

Chi abita in questo mondo senza il titolo
o di Papa, o di Re, o d’Imperatore,
quello non può avere mai voce in capitolo -.

Con quest’editto andò il boia per corriere,
interrogando tutti sull’argomento;
e, tutti risposero: E’ vero, è vero.

sabato 9 gennaio 2010

Se lo Stato è come le tre scimmiette

Rosarno, Calabria,Italia.Il ghetto degli immigrati clandestini era già stato oggetto di reportage giornalistici su testate importanti.
Rosarno come Latina, come la Puglia e la Campania. Manovalanza a basso prezzo a disposizione di aziende in mano alle cosche o comunque gestite da gente che non si fa tanti scrupoli; uomini senza diritti e perciò sfruttabili e ricattabili a piacimento.
Una situazione socialmente esplosiva, destinata prima o poi a scoppiare, com'è regolarmente avvenuto. Tutti quelli del posto lo sapevano: tutti, politici e autorità preposte alla sicurezza compresi.
Da calabrese ormai disilluso, voglio porre qualche semplice domanda: com'è che giornalisti venuti da fuori in due giorni hanno capito tutto, hanno descritto nei minimi particolari il meccanismo illegale che prevede l'utilizzazione degli immigrati attraverso il loro assoldamento quotidiano da parte di caporali che li caricano in macchie e furgoni e li portano nei campi a sgobbare per una paga da fame? Come mai i giornalisti hanno visto e raccontato tutto ciò con dovizia di particolari e le stesse cose, che avvengono tutti i giorni, dalle prime ore dell'alba a mattinata inoltrata non li vedono le forze dell'ordine? Come mai in questo Paese dove tutti sono fotografati,filmati, intercettati, i caporali possono agire impunemente alla luce del sole, senza nessuno che li individui e li arresti in flagrante?
Se in certe zone del Sud lo Stato si comporta come le mitiche tre scimmiette, di che parliamo?